ROMA – Nuovo assegno per il Tesoro in arrivo dall’ Eti, che ha varato l’ ultimo bilancio pre-privatizzazione – a dicembre l’ Ente tabacchi italiani passerà sotto il controllo del colosso anglo-americano Bat – con un utile ante imposte di 96 milioni di euro, 4 in più rispetto all’ esercizio precedente. Ieri il consiglio d’amministrazione Eti, presieduto da Maurizio Basile, ha approvato il bilancio relativo all’ anno finanziario che va dal 1° ottobre 2002 al 30 settembre 2003 e che tiene conto di un accantonamento di oltre 50 milioni di euro a completamento degli oneri di ristrutturazione. Il valore della produzione ha raggiunto i 684 milioni di euro (il 7,7 per cento in più rispetto al 2002) e il Mol si è attestato a quota 203 milioni di euro. Il risultato operativo, 175 milioni di euro, ha registrato un incremento del 60 per cento. «Elemento caratterizzante dell’ esercizio 2003 – spiega Basile – è stato senza dubbio il conseguimento, nello scorso luglio, del traguardo della privatizzazione, dopo un percorso di cinque anni, partito con la fase commissariale del settembre 1998». Nei cinque anni di riassetto e privatizzazione, sottolinea il direttore generale Emanuele Ludovisi, l’ Eti ha assicurato al proprio azionista «cassa» per oltre 4,7 miliardi di euro, tra dividendi, trasferimenti di fondi, cessione di immobili e prezzo di vendita. Con l’ anno nuovo arriveranno gli uomini Bat e cioè Francesco Valle, Andreas Vecchiet e Robert Gallo.
Edoardo Borriello